A Borgo Valsugana la quinta edizione del Festival che riflette sui processi che modellano il futuro. Il primo ospite annunciato è il divulgatore e Youtuber Adrian Fartade
Dal 29 giugno al 2 luglio 2023 siamo felici di annunciare la nostra consolidata partnership per la quinta edizione di Trentino 2060: pensare il presente e immaginare il futuro, il Festival di divulgazione scientifica, culturale e del pensiero critico, che si terrà a Borgo Valsugana. La kermesse è organizzata dall’Associazione Culturale Agorà, un gruppo di ricercatori, docenti, lavoratori e studenti under 35 che avvertono la responsabilità di contribuire allo sviluppo della propria comunità e cercano di farlo attraverso la promozione di una riflessione critica e razionale sulle questioni più urgenti dell’oggi.
Il tema dell’edizione 2023 sarà “Futuro in stand-by?”, un’opportunità per guardarsi indietro e tracciare un primo bilancio del percorso fatto fino ad ora dal progetto di divulgazione. Da quando è nato Trentino 2060 si sono susseguiti una serie di eventi drammatici, improvvisi e poco prevedibili, i quali hanno contribuito a esacerbare l’insicurezza nei confronti del domani, soprattutto tra le generazioni più giovani. Gli effetti della pandemia, dell’invasione dell’Ucraina e dei cambiamenti a cui stiamo assistendo anche al di fuori dell’Europa restituiscono un mondo diverso rispetto a quello nel quale si è tenuta la prima edizione della kermesse anche se, in fondo, sono passati solo quattro anni: il prezzo dell’energia ha toccato i suoi massimi storici; il tasso di inflazione non è mai stato così alto dagli anni Ottanta; la guerra – il cui concetto era stato addirittura rimosso da alcune visioni politiche occidentali – è tornata in Europa, dissestando gli equilibri geopolitici internazionali. E tutto ciò avviene in un contesto in cui la crisi climatica è sempre più pressante. “È da questo – affermano i membri di Agorà – che nasce la volontà di chiederci se il futuro, o meglio, la nostra idea di futuro desiderabile, stia subendo delle significative battute di arresto. In altre parole, se il futuro possa – in questo momento storico – addirittura dirsi in pausa, in stand-by”. Per cercare di rispondere a questa domanda, durante l’edizione 2023 si analizzeranno i processi sociali, culturali, politici ed economici in atto che modellano il futuro e le nostre aspettative su di esso, nonché i fenomeni che possono rallentare o addirittura arrestare tali processi.
A dare il via alle danze, giovedì alle 20:30, ci penserà l’amatissimo divulgatore scientifico e youtuber Adrian Fartade con un monologo che guarda a tutti i modi in cui nel passato abbiamo immaginato come sarebbe stato il nostro futuro. La giornata di venerdì si aprirà con Mariangela Pira che alle 18:30 discuterà di globalizzazione chiedendosi se i recenti fenomeni geopolitici condannino la globalizzazione alla sua fine. Alle 20:45, Franco Bernabè, uno tra i più noti manager pubblici e Presidente di Acciaierie d’Italia, parlerà invece della tensione apparente tra il bisogno di una quantità crescente di energia con la sostenibilità ambientale, necessaria per contrastare il cambiamento climatico.
Sabato alle 10:00 verrà proposta una riflessione sulla crescita economica italiana, affidata al noto giornalista economico del Corriere della Sera Federico Fubini; la digitalizzazione e il suo impatto sul lavoro e sulla nostra quotidianità saranno al centro di un laboratorio di democrazia deliberativa che si svolgerà sabato alle 15:00, al quale seguirà una conferenza sullo stesso tema tenuta da Alfonso Fuggetta, celebre professore di informatica del Politecnico di Milano, alle 17:00. Alle 18:30, il sondaggista e fondatore di YouTrend Lorenzo Pregliasco parlerà delle più importanti trasformazioni sociali e culturali del nostro paese, indagando cosa è cambiato – e cosa no – nella sensibilità e nelle opinioni degli italiani. Al termine dell’intensa giornata di sabato, alle 21:15, Mariangela Pira indosserà le vesti di moderatrice dialogando con Angelo Panebianco, uno dei più importanti scienziati politici italiani, sulle idee politiche necessarie per affrontare le sfide di un mondo nuovo.
Anche la domenica riserverà delle interessanti sorprese: alle 10:00 si parlerà anche dei nuovi modi di fare informazione con uno tra i più noti podcaster italiani, ovvero il giornalista del Post Stefano Nazzi, autore di indagini. Alle 15:00 vi sarà la proiezione di Rispet, la quale sarà introdotta dalla regista valsuganotta Cecilia Bozza Wolf che parlerà del modo in cui la popolazione locale percepisce la vita nelle valli trentine, con un particolare focus su come le nuove generazioni vivono il contrasto tra l’interconnessione e l’isolamento nelle valli. Alle 17:00, la professoressa di economia Azzurra Rinaldi parlerà del difficoltoso cammino verso la parità di genere. Alle 18:30 si parlerà di psicologia, nuove generazioni e delle paure di un futuro in pausa con la famosa psicoterapeuta Chiara Maiuri. Gran finale domenica alle 20:45 con Marco Paolini che, insieme a Patrizia Laquidara, si esibirà in Boomers, uno spettacolo da lui diretto che parla di dialogo intergenerazionale.
Nelle varie giornate non mancheranno momenti conviviali, aperitivi, cene sociali e uno spazio per le notizie del giorno con la rassegna stampa de il T Quotidiano. Tutti gli eventi sono gratuiti e non è prevista prenotazione.